Avevamo chiesto loro di tornare onusti di pregiati metalli. E, come già gli anni passati, i nostri imoisti non hanno deluso le aspettative e di pregiati metalli a Oslo ne hanno conquistati uno per ciascuno.
La squadra, formata da Matteo Damiano, Daniele De Pietri, Massimiliano Foschi, Massimo Gasparini, Pietro Gualdi e Luca Sartori, accompagnati da Massimo Gobbino (Leader), Marco Trevisiol (Deputy Leader) e Ludovico Pernazza (Observer A) è arrivata nella capitale norvegese, sede della 63a edizione delle Olimpiadi Internazionali di Matematica (IMO), con grande entusiasmo in vista della gara, tornata finalmente in presenza dopo due anni “a distanza”. Nel sestetto sono due i veterani: Massimiliano Foschi, alla sua quarta partecipazione, l’unico ad aver già avuto esperienza di un’IMO dal vivo, a Bath nel 2019, e Matteo Damiano, alla sua terza partecipazione. Negli anni scorsi, Massimiliano ha già portato a casa una medaglia d’oro e due medaglie d’argento, Matteo una d’oro e una d’argento e le aspettative, per loro, sono alte.
E dopo 6 problemi, 3 per ciascuno dei 2 giorni di gara, le correzioni e le coordination (discussioni tra accompagnatori e correttori dell’organizzatore per stabilire i singoli punteggi) arriva la classifica tanto attesa. I risultati sono ottimi: 2 medaglie d’oro, 2 d’argento e 2 di bronzo e un decimo posto (a pari merito con Israele) nella classifica per nazioni. Ma i risultati sono ancora migliori di quello che raccontano le medaglie, che ricordiamo vengono assegnate alla metà meglio classificata dei partecipanti, in modo che il numero di ori, argenti e bronzi sia approssimativamente in proporzione 1:2:3: quest’anno con 589 partecipanti sono state assegnate 44 medaglie d’oro, 101 d’argento e 140 di bronzo.
Ma torniamo alla squadra italiana. Matteo Damiano non solo ha vinto la medaglia d’oro, ma lo ha fatto totalizzando 41 punti sui 42 disponibili (peccato per quel punto perso nel problema 3! Non è bastato dimostrare che una soluzione per induzione era possibile, senza mostrarla…), miglior risultato di sempre per un italiano, portandolo all’undicesimo posto nella graduatoria individuale, dietro ai 10 che, avendo fatto punteggio pieno, hanno condiviso il primo posto (tra loro, l’intero sestetto della squadra cinese). Massimiliano Foschi vince la seconda medaglia d’oro con 37 punti (anche in questo caso i punti mancanti sono colpa del problema 3, su tutti gli altri il punteggio è pieno) e si classifica al diciannovesimo posto a pari merito con altri 3 concorrenti. Luca Sartori con 30 punti vince una medaglia d’argento, così come Massimo Gasperini con 29 punti. Un solo punto in meno (anche qui, un vero peccato!) per Pietro Gualdi, che torna a casa con una medaglia di bronzo, stesso metallo di Daniele De Pietri, con 23 punti.
Matteo, Massimo e Massimiliano (tutti e soli i concorrenti italiani con iniziale del nome “M”) salutano con questa gara le Olimpiadi (come partecipanti, speriamo vivamente che rimangano dei nostri come collaboratori). Finisce anche questo anno olimpico, ma ci vedremo tra poco a Pisa con lo stage Senior, pronti per ripartire verso le IMO 2023, che saranno a Chiba, in Giappone.