A un primo sguardo non sembra il testo di una gara di matematica: siamo forse finiti a teatro invece che al palazzetto dello sport? Il fascicoletto si apre con queste righe:
Aspettando Godol
Tragicommedia in due atti da un’idea di Samuel Beckett
Atto secondo
È pomeriggio, circa le due. Stessa strada di campagna del primo atto. Ci sono due stivali sul bordo.
Entra Teodomiro agitato. Si ferma e inizia a cantare.
Teodomiro Dove sei, Gogo?
Astragone (Uscendo da dietro l’albero) Sono qui.
Teodomiro Che cosa ti s̀uccesso?
Astragone Niente.
Teodomiro Ma ti hanno picchiato! Chi è stato?
Astragone Non lo so. Era buio. Non voglio pensarci.
Teodomiro Invece bisogna pensarci. Ne va del nostro destino. E la sola possibilità per prevedere qualcosa di sensato per il futuro è conoscere bene la nostra matematica.
Astragone La mia? O la tua?
Teodomiro Tutte.Se fatte con la dovuta cura, tutte servono.
Eppure l’intestazione della prima pagina è inequivocabile: Progetto Olimpiadi della Matematica. Siamo al posto giusto, o meglio uno dei posti giusti: sono infatti 25 le sedi dove oggi si concorre alla fase locale della gara a squadre miste di matematica, per conquistare un posto alle semifinali nazionali di inizio maggio a Cesenatico.
La storia è simile a quella del primo atto di Aspettando Godol, andato in scena a fine gennaio in occasione della fase locale della gara a squadre femminili di matematica: 21 problemi da risolvere, tutti ambientati in un mondo simile a quello pensato da Samuel Beckett per la sua opera. Alle 14.30 si apre il sipario e, per le 556 squadre in gara, parte il conto alla rovescia: due ore per risolvere quanti più problemi possibile, seguendo con attenzione le altre squadre in campo nella stessa sede e il variare del valore dei problemi, in modo da consegnare la risposta corretta al momento migliore, magari quando il problema, rimasto irrisolto per un po’ o venendo sbagliato da altre squadre, avrà aumentato un po’ il suo valore in punti.
Seguiamo la gara dal Palazzetto dello Sport di Vicenza, sede della Coppa Faedo, unica gara della regione Veneto. La gara attraversa varie fasi: soprattutto nella fase iniziale ci sono salti in avanti da parte di quelle squadre che risolvono il proprio problema jolly e si portano quindi in vantaggio, per poi cedere il posto ad altre. Col passare del tempo la situazione sembra stabilizzarsi, ma i distacchi tra le quattro squadre in cima alla classifica non lasciano troppa calma: coi problemi ancora irrisolti che arrivano a valere 12o punti, i 100 punti di vantaggio della prima sulla seconda possono svanire in un batter d’occhio.
A bordo campo si guarda non solo il tabellone con lo stato di gara qui a Vicenza, ma anche i tabelloni delle altre gare in corso: in primis quelle in cui ci sono le seconde (e terze) squadre delle scuole in campo qui, ma anche le altre, per curiosare se qualcuno abbia già risolto quell’ostico problema finale, un quesito di probabilità che, a mezz’ora dalla fine, non ha ancora ricevuto alcuna risposta corretta (e solo una manciata di risposte sbagliate sparse tra le varie sedi di gara).
Si arriva ai minuti conclusivi, la classifica si oscura ed è il momento di provare le ultime risposte: i consegnatori corrono al tavolo della giuria con gli ultimi foglietti, quegli ultimi tentativi di scalare la classifica o di difendere la propria posizione. Ed è l’azzardo del Liceo Quadri di Vicenza, la cui sede è a poche decine di metri dal Palazzetto, che viene premiato: nel rush finale riescono a superare, di soli 6 punti: 1425 contro 1419, il Liceo Da Ponte di Bassano del Grappa, in cima alla classifica per buona parte della gara. A completare il podio è il Liceo Tron-Zanella di Schio, 100 punti tondi dietro i vincitori, seguito dal Grigoletti di Pordenone, dal Galilei di Verona e dal Lioy di Vicenza.
Ora non resta che riguardare i testi e le soluzioni, festeggiare i risultati e, per chi è nella fascia alta della classifica in questa o in altre sedi, prepararsi alle finali nazionali. Il numero di squadre qualificate da ogni gara dipende dal numero di partecipanti e dalla storia della gara stessa: meglio si sono comportate le squadre uscite da qui, più la gara è “prestigiosa”. Da Vicenza saranno 9 le squadre che andranno a Cesenatico. Per quanto riguarda le altre sedi, i dati sono riportati più in basso. Ma non si sa ancora quali siano le squadre effettivamente qualificate, perché alcune scuole hanno piazzato in alta classifica non solo la prima squadra, ma anche la seconda (e a volte la terza). Ad esempio il Quadri di Vicenza si sarebbe qualificato anche con la seconda squadra, quarta classificata nella gara di Udine.
Il pomeriggio si avvia alla conclusione, innanzitutto con la premiazione delle prime squadre classificate (incluso il premio per il primo Istituto Tecnico classificato, l’ITIS Rossi), per poi passare alla parte logistica. Ragazze e ragazzi escono dal Palasport, ma resta ancora molto da fare: i tavoli vanno svuotati e puliti, piegati, spostati e caricati sui camion, la protezione del pavimento va rimossa e portata via.
Arrivano le 17.30 e Godol ancora non si è visto. Eppure aveva promesso che sarebbe stato presente alla premiazione. Forse a quella della prossima gara?
Ammissioni alle semifinali nazionali
Riportiamo qui il numero di squadre ammesse da ogni sede di gara alle semifinali nazionali.
Arezzo 3
Brescia 10
BR-FE-MO-NU-PA-SA-TA-TR 10
Cagliari 2
Campobasso 2
Catania 2
Firenze 3
Foggia 1
Forlì-Cesena 2
Genova 7
Lucca 3
Milano 5
Napoli 2
Narni 3
Parma 8
Pisa 3
Pordenone-Udine 7
Reggio Emilia 4
Roma La Sapienza 11
Roma Tor Vergata 4
Teramo 3
Torino 7
Trento 3
Trieste 5
Vicenza 9