IMO 2019 – Bath, Regno Unito

Dopo il Brasile nel 2017 e la Romania nel 2018, quest’anno è stato il Regno Unito ad ospitare, a Bath, l’Olimpiade Internazionale di Matematica (IMO). Hanno partecipato 112 nazioni e 621 concorrenti, di cui 65 ragazze.

Di questi, 144 sono tornati a casa con una menzione d’onore, 156 con una medaglia di bronzo, 94 con una medaglia d’argento e 52 con una medaglia d’oro.

Nella squadra italiana, tutti i partecipanti sono tornati con una medaglia al collo. Massimiliano Foschi e Matteo Poletto, alla loro prima partecipazione, hanno conquistato una medaglia d’argento ciascuno, entrambi con 28 punti dei 42 in palio. Matteo Palmieri, Saro Passaro, Bernardo Tarini ed Eduardo Venturini hanno fatto invece 21 punti, arrivando così alla medaglia di bronzo.

La squadra italiana dopo la premiazione, in un poco credibile clima inglese.
Da sinistra Ludovico Pernazza (deputy leader), Massimiliano Foschi, Matteo Palmieri, Eduardo Venturini, Saro Passaro, Matteo Poletto, Bernardo Tarini, Massimo Gobbino (Leader), Roberto Dvornicich (Observer).

Questi punteggi piazzano l’Italia in 27a posizione nella classifica per nazioni, dominata da Cina e Stati Uniti, primi pari merito con 227 punti totali, con il podio completato dalla Corea del Sud con 226 punti. Nella classifica dei concorrenti, in cima ci sono 6 vincitori a parimerito con punteggio pieno, 42 punti: due cinesi, due statunitensi, un coreano e un polacco. Un solo punto più indietro la serba Jelena Ivancic, vincitrice a punteggio pieno delle ultime due EGMO.

Come spesso accade alle IMO, i problemi 3 e 6 (i più difficili del primo e del secondo giorno di gara, rispettivamente) hanno mietuto parecchie vittime: solo 28 partecipanti hanno fatto punteggio pieno sul 3 e solo 27 sul 6, mentre 520 e 558 non hanno fatto alcun punto in quest problemi. I punteggi medi sui sei problemi sono stati (su un massimo di 7 punti) 5.2 per il problema 1, 2.4 per il problema 2, 0.6 per il problema 3, 3.7 per il problema 4, 3.6 per il problema 5 e 0.4 per il problema 6.

I numeri fanno pensare ad una gara strana, forse a marking scheme particolari. Aspettiamo di sentire le voci dei nostri concorrenti e dei loro accompagnatori (Massimo Gobbino, Roberto Dvornicich e Ludovico Pernazza) per avere qualche “dietro le quinte” in più. Per chi volesse nel frattempo guardarsi i problemi, sono disponibili anche in italiano alla pagina delle IMO 2019.

(Questo articolo compare anche su MaddMaths!)

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