Vi abbiamo già raccontato in breve l’intenso weekend olimpico di inizio maggio. Oggi andiamo a vederlo dalla parte di una delle protagoniste: Sabrina Botticchio, del Liceo Golgi di Breno.
Sabrina ha fatto quattro gare tra il venerdì mattina e il sabato pomeriggio: gara individuale, semifinale a squadre mista, finale a squadre mista e finale a squadre femminile. I risultati sono stati di tutto rispetto: settimo posto alla finale a squadre mista, medaglia d’oro alla gara individuale, primo posto (per il secondo anno consecutivo) alla gara a squadre femminile.
Abbiamo fatto qualche domanda a Sabrina, per ripercorrere con lei quelle intense 36 ore, per scoprire quali sono i suoi segreti e per avere un’idea di come sia il weekend di Cesenatico per chi lo vive così al completo.
Cominciamo dalla gara individuale. Quali problemi hai fatto?
I primi tre e un’osservazione che mi ha portato un importante punto sul problema 5.
Di questi, quale ti ha dato più filo da torcere?
Ho passato molto tempo sul terzo per formalizzarlo e scriverlo bene, avevo una grande paura di perdere punti su quel problema per aver dimenticato casi banali o dato per scontato qualche passaggio.
L’anno prossimo sarai di nuovo qui, hai già un’idea di quali siano gli argomenti da “ripassare” per prepararti al meglio?
Penso che mi servirà un bel ripasso su tutti gli argomenti, ma in particolare mi soffermerò su algebra e combinatoria.
Passiamo alla Gara a Squadre. A quante fasi finali hai già preso parte?
Ho partecipato alle finali in seconda e in terza e alla finale femminile in terza, oltre a quelle di quest’anno.
Hai un ruolo preciso nella squadra?
Quest’anno in squadra mi sono dedicata soprattutto a risolvere combinatoria, ma per l’anno prossimo è previsto un trasferimento su geometria.
Finite le semifinali del venerdì pomeriggio, come hai fatto per rilassarti e riposarti, in vista delle due gare di sabato?
Con lunghe passeggiate in cerca di un buon gelato e svariate partite a carte mi sono rilassata e distratta un po’, mentre una bella dormita mi è servita per arrivare riposata alle finali.
Nella finale femminile la tua squadra è stata sempre nelle prime posizioni, ma a un certo punto sembrava staccata. Qual è stata la vostra mossa vincente?
Ci eravamo un po’ fermate perché non trovavamo i problemi giusti, ma poi ci siamo distribuite meglio i problemi e siamo ripartire cariche ad affrontare gli esercizi, cercando di lavorare il più possibile a coppie.
Quanto sei soddisfatta dei risultati tuoi e delle tue squadre nelle varie gare?
Il risultato della gara individuale mi ha molto soddisfatta e anche quelli a squadre mista e femminile non sono stati da meno. Posso sicuramente dire che sia stato un Cesenatico con esiti al di sopra delle mie aspettative.
Stiamo per finire. Qual è il segreto della tua preparazione? Come hai fatto a reggere quattro gare in 36 ore?
Non c’è nessun grande segreto, credo che mi abbia aiutato molto cercare di pensare il meno possibile alle gare finite, soprattutto a quella individuale, e concentrarmi solamente sulle gare ancora da svolgere.
Ultima domanda, che ti abbiamo già fatto molte volte. Cosa ne pensi delle gare femminili? E del fatto che, nonostante da tre anni ci siano le gare a squadre femminili, la partecipazione delle ragazze a Cesenatico è in costante diminuzione (quest’anno solo 18 su 300)?
Le gare femminili secondo me sono molto utili per fare avvicinare alla matematica olimpica le ragazze, anche se spero che non serviranno più in un futuro non troppo lontano. Per quanto riguarda la diminuzione della partecipazione femminile a Cesenatico, non riesco a darle un senso, forse perché in fondo io non vedo motivi che possano spiegare perché le femmine si interessino e riescano meno rispetto ai maschi in questo tipo di matematica.
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