Il 2 maggio inizieranno a Cesenatico le finali nazionali delle Olimpiadi della Matematica bandite come “Campionati di Matematica” dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (e note alla maggior parte delle persone come Olimpiadi della Matematica).
Si tratta di gare di soluzione di problemi matematici elementari rivolte ai ragazzi delle scuole superiori (scuole secondarie di secondo grado) i cui partecipanti si cimentano a individuare tecniche creative per affrontare problemi inediti e ideare nuove dimostrazioni.
Lo scopo della manifestazione, le cui varie fasi italiane sono curate dall’Unione Matematica Italiana (UMI) su mandato del Ministero dell’Istruzione e del Merito, è quello di avvicinare gli studenti al tipo di problem solving che un matematico di professione incontra nel suo lavoro, e di mostrare ai ragazzi una matematica diversa, forse più interessante di quella che incontrano in aula e che di sicuro non si riduca all’applicazione meccanica di formule. Questa iniziativa si svolge regolarmente in Italia dal 1985, ed è quindi la più antica e seguita tra le olimpiadi scientifiche a livello nazionale: quest’anno segna la quarantesima edizione della Gara Nazionale individuale.
La gara di Cesenatico si inserisce anche in un insieme di allenamenti per formare le squadre italiane per le manifestazioni internazionali. I migliori sei studenti nella classifica delle varie gare annuali andranno poi a formare la squadra italiana alle Olimpiadi Internazionali della Matematica (IMO). Le IMO sono organizzate a partire dal 1959 ogni anno in una nazione diversa, nel 2024 a Bath nel Regno Unito, e vedono la partecipazione di più di 100 nazioni.
Sulla riviera romagnola convergeranno anche quest’anno un migliaio di studentesse e studenti, provenienti da tutta Italia, che hanno superato le precedenti selezioni. I partecipanti alla gara individuale si sfideranno nella soluzione di sei difficili problemi dimostrativi, il primo evento del fine settimana olimpico. Si tratta infatti di una kermesse di tre giorni che comprende anche le finali nazionali della gara a squadre, di cui quest’anno si tiene la venticinquesima edizione. Al di là della competizione, per i partecipanti è anche un’occasione imperdibile di incontrare altri studenti da tutta Italia che condividono la passione per la matematica. Così tanto che molti tornano negli anni successivi, come collaboratori o come semplici spettatori.
Sono circa 1500 le scuole italiane che aderiscono, per un totale di circa 150.000 studenti che hanno partecipato alla prima fase della gara, i Giochi di Archimede.
I 1000 partecipanti comprendono 175 ragazze per la settima edizione della gara a squadre femminili, 840 tra ragazze e ragazzi per la venticinquesima edizione della gara a squadre miste e 300 ragazze e ragazzi per la quarantesima edizione della gara individuale. Se la somma non torna… è perché alcuni e alcune possono essere in più di uno di questi gruppi.
Perché una gara a squadre dedicata alle sole ragazze? La risposta si trova nella ripartizione per genere di chi partecipa alla manifestazione: alla gara individuale troviamo solo 32 ragazze su 300 concorrenti in tutto. Potrebbe essere facile convincersi che la matematica non sia cosa “da ragazze”, ma questa affermazione, non essendo supportata da alcun dato, non è la posizione delle Olimpiadi della Matematica, il cui obiettivo è infatti mostrare alle ragazze stesse, e a tutte le altre persone, che le studentesse italiane che amano la matematica sono in realtà molte di più.
Ci sono alcune curiosità da segnalare. Tre scuole, l’Einaudi di Siracusa, il Fanti di Carpi e il Respighi di Piacenza, hanno qualificato una squadra femminile alla finale, ma non una mista. Alcune scuole si distinguono per la numerosa rappresentanza alla gara individuale: il più presente è il liceo Volta di Milano con ben 9 concorrenti, seguito dal Liceo Ferraris di Torino e dal Liceo Marconi di Carrara (7) e dal Liceo Dini di Pisa e dal Liceo Righi di Roma con 5 concorrenti ciascuno. Ben 6 scuole hanno 4 concorrenti ciascuna.
Sempre alla gara individuale, dei 300 concorrenti, 4 sono del primo anno, 31 del secondo, 53 del terzo, 88 del quarto e 124 del quinto. Una ripartizione molto sbilanciata verso la fine della scuola, cosa non sorprendente se pensiamo che chi arriva al quinto anno ha accumulato un po’ più di esperienza matematica negli anni.
Si ringrazia il Comune di Cesenatico per il contributo e il patrocinio.